mercoledì 3 dicembre 2025

Quando Saturno entra / rientra in Ariete?

Saturno può essere considerato come un geometra severo e inflessibile del cosmo: nonostante la giustizia del Creatore sia Amore ed Equilibrio, Saturno applica la legge di causa ed effetto in modo lento e inesorabile. Se l'individuo si ammala, è perché si è posto in determinate condizioni di non ricevere la vita da Dio, e Saturno, come un creditore cosmico, si prende tutto il tempo necessario (i suoi 30 anni di ciclo) per riscuotere il debito del destino (karma), assicurandosi che la sofferenza e la limitazione siano profonde e durature. Tuttavia, la sua lentezza e severità possono anche essere usate dall'asceta per ancorare la mente e costruire una disciplina solida, come un contrappeso necessario all'evoluzione spirituale (1).

 Secondo le effemeridi astrologiche recenti:

  • Saturno è entrato in Ariete il 24 maggio 2025 (prima volta).

  • Poi il 1º settembre 2025 ha retrogradato tornando in Pesci. Il rientro “definitivo” in Ariete, con moto diretto stabile, è previsto per il 13 febbraio 2026.

  • Saturno poi resterà in Ariete fino a circa il 12 aprile 2028, quando entrerà in Toro.

Saturno è entrato in Ariete il 24 maggio 2025 (prima volta).

Poi il 1º settembre 2025 Saturno ha retrogradato tornando in Pesci.

Il rientro “definitivo” in Ariete con moto diretto stabile è previsto per il 13 febbraio 2026.


Saturno poi resterà in Ariete fino a circa il 12 aprile 2028, quando entrerà in Toro.

Le nazioni sotto il dominio dell'Ariete sono Giappone, Germania, Inghilterra che spingono per propria natura all'azione, al dinamismo, alla belligeranza, all'eccesso. Altre nazioni sotto l'Ariete che risentiranno del rientro di Saturno in Ariete nel 2026-26 sono la Siria, la Palestina / Terra di Canaan, la Mesopotamia settentrionale (parte dell’attuale Iraq), Cipro (alcune fonti lo includono).

Giappone, nazione dominata dall'Ariete
Pressione per affermarsi come potenza in Asia: con Saturno che richiede disciplina e struttura, e Ariete che spinge all’azione, potrebbe intensificarsi rivalità con vicini regionali nel Pacifico — rischi di tensioni diplomatiche o militari, specialmente su questioni territoriali, difesa, alleanze.

Germania, nazione dominata dall'Ariete
In un’Europa sempre più divisa e sotto tensione, la Germania, già impegnata in aumenti della spesa per la difesa ed espansione della propria capacità militare, spingendo l'Europa intera alla belligeranza: si trova a un bivio storico: l’arrivo di Saturno in Ariete risuona come monito e spinta allo stesso tempo. Potrebbe emergere una Germania pronta a ridefinire il proprio ruolo strategico, passando da potenza economica a potenza militare con volontà decisa. Ma quella “forza Ariete”, aggressiva, istintiva, rinvigorita da Saturno, rischia anche di tradursi in tensioni interne: crisi politiche, risentimenti sociali, polarizzazioni. Il 2026-2028 potrebbe segnare per Berlino una fase di trasformazione radicale, non solo un rafforzamento militare, ma la necessità di ridefinire identità e responsabilità nazionale. 

Inghilterra, nazione dominata dall'Ariete
In un mondo in rapido cambiamento e sotto crescenti pressioni geopolitiche, l’Inghilterra, dopo il post‑Brexit, rafforza la spesa per la difesa e il carico fiscale per la sicurezza nazionale, ridefinendo il proprio ruolo globale. Questo orientamento strategico indica una volontà di affermazione e sovranità, con possibili rivalità con altre potenze europee o globali.

Dunque auguriamoci che questi paesi, queste nazioni, la cui natura intrinseca è legata all'azione, alla belligeranza marziale e che può avere azioni istintive, arietine, non ci coinvolgano in una guerra ad ampio raggio.

Bibliografia:

1 - LE BASI DELL'ASTROLOGIA INIZIATICA PERSONALE. 21° Quaderno. Tommaso Palamidessi, Archeosofica.


Saturno congiunto a Nettuno in Ariete da marzo 2026: un'agenda dettata da istinto bellico

 

Giappone: impulso alla difesa e allarme Taiwan

Il Giappone negli ultimi mesi ha mosso passi concreti verso un rafforzamento della propria capacità difensiva, con l’obiettivo dichiarato di prepararsi a una possibile crisi legata a Taiwan. (ANSA.it)

  • In particolare, Tokyo sta considerando un potenziamento della difesa delle isole Nansei (sud-ovest dell’arcipelago giapponese, strategiche per qualsiasi scenario che coinvolga lo Stretto di Taiwan). (ANSA.it)

  • Il ministro della Difesa, Shinjiro Koizumi, ha visitato basi e infrastrutture a Okinawa, Miyakojima e Ishigaki, come segno dell’urgenza del piano di rafforzamento. (ANSA.it)

  • Il governo giapponese e in primo luogo la premier Sanae Takaichi ha ribadito che un’aggressione contro Taiwan rappresenterebbe una «minaccia alla sopravvivenza» anche per il Giappone, aprendo la porta a un possibile intervento in “autodifesa collettiva”. (ANSA.it)

Da parte cinese, la risposta non si è fatta attendere: Pechino ha avvertito Tokyo che qualsiasi intervento militare a favore di Taiwan sarebbe interpretato come “atto di invasione” e provocherebbe una reazione forte. (ANSA.it)

Questo quadro mostra una chiara intensificazione delle posture difensive nel Pacifico: il Giappone si prepara per evitare di essere drammaticamente coinvolto qualora la situazione nello Stretto si deteriori.


Germania: dal pacifismo a grande protagonista della difesa europea

Nel frattempo la Germania, che per decenni ha mantenuto un prudente approccio verso la spesa militare, è oggi diventata il principale contribuente alla difesa in Europa. (sipri.org)

  • Nel 2024 la spesa militare tedesca è cresciuta drasticamente (+28 %) raggiungendo i 88.5 miliardi di dollari, posizionando Berlino come quarto maggior spender mondiale. (sipri.org)

  • Il governo ha attivato un fondo speciale per la difesa — risultato di scelte politiche radicali rispetto al passato — in risposta al contesto di crisi europea e alla guerra in Ucraina. (europolitik.org)

  • Ci sono segnali che la Germania intenda allinearsi alle richieste (non ufficiali ma di fatto emergenti) di spesa pari al 5 % del PIL per la difesa, come sollecitato da alcuni alleati. (euronews)

In questo senso, la Germania non appare più come un semplice membro “moderato” dell’Alleanza, ma come un motore primario del rilancio militare europeo.


Regno Unito: la ripartenza della spesa militare su vasta scala

Il Regno Unito, guidato dal governo di Keir Starmer, ha annunciato un piano di rafforzamento difensivo ambizioso: l’obiettivo è portare la spesa militare al 2,5 % del PIL entro il 2027 e in prospettiva al 3 % o più negli anni successivi. (Reuters)

  • Tale incremento rappresenta il maggior aumento sostenuto di spesa per la difesa nel Regno Unito dalla fine della Guerra Fredda. (assets.publishing.service.gov.uk)

  • Il governo intende finanziare gran parte del piano tagliando l’assistenza allo sviluppo (aid estero) e riallocando fondi verso difesa, intelligence, cyber e altre “minacce moderne”. (Reuters)

  • Pur essendo usciti dall’Unione Europea, i britannici si offrono come protagonista attivo nella sicurezza transatlantica e come partner credibile per la difesa europea — anche se, per ora, i negoziati del Regno Unito per unirsi al fondo di difesa comunitario SAFE si sono arenati. (The Guardian)

Questo indica che Londra non intende ritornare a una leadership puramente diplomatica o “soft”, ma vuole un profilo di strategic readiness e deterrenza reale.


Europa & USA in una nuova era di “riarmo strategico”?

Queste dinamiche nazionali si inseriscono in un contesto globale europeo e transatlantico molto più ampio e coordinato, incapace di vedere dove si sta incamminando, trascinando i politici incoscienti dalle forze astrali predominanti che predispongono alla guerra, alla belligeranza, all'interesse militare.

  • Secondo il rapporto del SIPRI, nel 2024 la spesa militare globale è cresciuta del 9.4 %: è il balzo maggiore dal termine della Guerra Fredda. (sipri.org)

  • In Europa (inclusa la Russia) la spesa difensiva è aumentata del 17 %, con quasi tutti i paesi eccezion fatta per Malta — alzando il proprio bilancio militare. (sipri.org)

  • Molti Stati NATO stanno già oltrepassando la soglia del 2 % del PIL per spesa militare, e alcuni sulla spinta degli USA valutano obiettivi ambiziosi come il 4–5 %. (sipri.org)

  • Le motivazioni dichiarate sono molteplici: la guerra in Ucraina, l’incertezza sul rapporto futuro con gli USA, ma anche il timore di instabilità in diverse aree del mondo dall’Europa orientale all’Indo-Pacifico.

In pratica: l’Europa e l’Alleanza Atlantica sembrano voltare pagina. Dalle posture difensive minimali al riarmo su larga scala, con l’intento di costruire una deterrenza credibile quasi come se si stesse “mettono in bilancio” una nuova era strategica.


“Saturno in Ariete” rappresenta una vera e propria metafora di un mondo che si sta infuocando (Ariete)

Quando parli di “prepararsi a Saturno in Ariete”, c’è un senso simbolico forte: Saturno, rappresentando disciplina, struttura, serietà, responsabilità e in Ariete, segno dell’azione, della guerra, dell’istinto di sopravvivenza sembra descrivere bene il clima attuale.

  • Il Giappone, spaventato da un possibile conflitto nello Stretto di Taiwan, reagisce schierando difese e ridefinendo la propria postura strategica.

  • Germania e Regno Unito, insieme ad altri paesi europei, decidono che la pace non basta più: è il tempo di investire in difesa, costruire capacità autonome, essere pronti in caso di crisi.

  • L’alleanza transatlantica con gli USA come riferimento indica con forza che la “pace garantita da un ordine internazionale stabile” non è più garantita: occorre deterrenza, capacità militare, preparazione concreta.

È come se il mondo stesse revisitando il concetto di “sicurezza”: non più un dato di fatto, ma una costruzione: militare, politica, economica. Come se, in astrologia geopolitica, il ritorno a Saturno in Ariete da marzo 2026, segnasse l’inizio di una lunga stagione dove la paura, la determinazione e la strategia dettano l’agenda.

Giappone, Germania e Inghilterra spingono verso la guerra? Sono dominate dal Segno di Ariete?

Il simbolo dell'Ariete

L’idea che i popoli e le nazioni possiedano un “segno zodiacale” non nasce dall’astrologia moderna, ma affonda le sue radici nella geografia astrologica dell’antichità. Il primo grande autore a delinearne le basi fu Claudio Tolomeo, nel suo celebre Tetrabiblos. Da lì, lungo i secoli, la tradizione è stata ampliata dagli astrologi arabi, medievali e rinascimentali.

In questo articolo esploriamo quali nazioni sono associate al segno dell’Ariete secondo Tolomeo e secondo altri autori e perché Paesi come Giappone, Germania e Inghilterra rientrano sotto questa influenza.

Tolomeo e le Origini della Geografia Astrologica

Nel Tetrabiblos (Libro II), Tolomeo attribuisce ai segni zodiacali e ai pianeti un’influenza non soltanto sugli individui, ma anche sui popoli.

L’Ariete, governato da Marte, è associato alle regioni orientali, montuose, ardenti e bellicose, caratteristiche che si rispecchiano nei popoli antichi di:

  • Persia

  • Babilonia

  • Siria

  • Armenia

  • Media

  • Parti

  • Arabie orientali

Si tratta di regioni considerate da Tolomeo “marziali”, dove predominano il coraggio, l’ardore, la lotta e il movimento: qualità archetipiche dell’Ariete.

Come si arriva a Giappone, Germania e Inghilterra?

Tolomeo non cita direttamente questi Paesi (che non erano ancora definiti nel modo attuale). Tuttavia, la sua classificazione è stata ampliata e reinterpretata dagli astrologi arabi e medievali, che hanno adattato la mappa tolemaica alle nuove conoscenze geografiche.

Gli autori che associano Giappone, Germania e Inghilterra all’Ariete includono:

  • Abu Ma’shar (Albumasar): estende l’influenza marziale alle regioni settentrionali ed orientali più “combattive”.

  • Al-Biruni: collega l’Ariete ai popoli ardenti, montuosi e combattivi: tra questi rientrano i germani e gli anglosassoni.

  • Guido Bonatti: uno dei maggiori astrologi medievali: cita esplicitamente Inghilterra e Germania sotto l’Ariete.

  • William Lilly: nel Christian Astrology include anche il Giappone, interpretato come “estremo oriente marziale”.

  • Astrologi rinascimentali italiani (Cardano, Mantino, Campanella): riprendono e confermano queste associazioni.

Camminando lungo la tradizione, si crea così una rete coerente di attribuzioni che, partendo dal modello tolemaico, abbraccia nazioni non conosciute o non definite nell'antichità classica.

Perché alcuni Paesi sono considerati “ariani”?

Quando in astrologia si attribuisce un segno zodiacale a una nazione, non ci si basa mai su criteri geografici in senso stretto. Il riferimento principale è sempre di natura archetipica. Nel caso dei Paesi detti “ariani”, la chiave di lettura risiede nel simbolismo dell’Ariete, segno di fuoco cardinale, principio dell’inizio e dell’affermazione.

L’Ariete incarna l’impulso originario, la combattività, il coraggio, la forza propulsiva che apre i cicli e spinge verso il nuovo. È il segno del guerriero e del pioniere, dello slancio che rompe gli indugi e affronta il rischio per primo. Quando una nazione, nel suo sviluppo storico, mostra tratti collettivi coerenti con questa energia, gli astrologi culturali tendono a ricondurla simbolicamente all’archetipo arietino.

Molti Paesi tradizionalmente associati all’Ariete presentano infatti una marcata impronta militare, una cultura del valore e della disciplina, e uno spirito orientato alla conquista o alla difesa armata del proprio territorio. Spesso si tratta di popoli collocati in aree orientali o settentrionali, zone storicamente caratterizzate da dinamismo, espansione o conflittualità. Un altro filo conduttore è il carattere pionieristico: quelle nazioni che hanno aperto strade nuove, colonizzato territori, o introdotto cambiamenti radicali nelle loro strutture politiche o sociali.

È dunque l’insieme di questi elementi — forza, iniziativa, tensione verso l’azione, vocazione guerriera o innovatrice — a guidare l’attribuzione astrologica. La geografia può offrire indizi, ma non determina nulla: ciò che conta è la risonanza simbolica tra la storia di un popolo e l’archetipo dell’Ariete.

Le Nazioni sotto l’Ariete nella Tradizione Astrologica

Ecco un elenco completo che unisce Tolomeo, gli autori arabi e gli astrologi medievali:

Europa

  • Inghilterra

  • Germania

  • Boemia

  • Polonia

  • Danimarca

  • Macedonia

  • Albania

Asia

  • Giappone

  • Persia (Iran)

  • Armenia

  • Siria

  • Babilonia (Iraq)

  • Arabia orientale

  • Media e Parti (Iran settentrionale)

Africa

  • Libia orientale (secondo la tradizione araba)

Queste regioni condividono, secondo gli antichi, una predisposizione verso l’azione, la conquista, l’intraprendenza e l’impulso: qualità tipiche dell’Ariete e di Marte.

L’Ariete (1), primo segno dello zodiaco, porta con sé l’immagine dell’impulso primordiale che mette in moto la vita. È il momento in cui l’energia rompe l’inerzia e inaugura un nuovo ciclo. In astrologia mondiale, questo simbolismo si riflette nelle nazioni che vengono associate a tale segno: popoli che, nella loro storia, incarnano lo spirito dell’iniziativa, della prova e della forza marziale.

Le culture considerate “ariane” non lo sono in senso etnico o geografico, ma archetipico. Ciò che le accomuna è la spinta interiore tipicamente marziana: la spinta pionieristica, la vocazione guerriera, la capacità di affrontare la sfida come elemento fondante della propria identità. Sono popoli temprati dalle prove della storia, spesso costretti a difendere o conquistare, e dotati di una forte percezione di sé e del proprio ruolo nel mondo.


Dall’antica Persia, con i suoi re-guerrieri e la sua struttura imperiale fondata sulla forza dell’esercito, ai samurai giapponesi, custodi di un’etica marziale per secoli al centro della vita culturale, lo spirito dell’Ariete emerge come filo rosso. Lo stesso vale per i Germani, noti ai Romani per il loro valore in battaglia, e per i cavalieri inglesi del Medioevo, che costruirono la loro storia nazionale su imprese militari e ardimento personale.

In ciascuno di questi casi, la simbologia dell’Ariete che ragionando per analogia regge l'iniziativa, il vigore, l'identità affermata attraverso l’azione, trova un riscontro sorprendente e coerente. Non è la geografia a determinare l’appartenenza a questo archetipo, ma la qualità del fuoco che, in certi momenti storici, ha animato interi popoli e ne ha modellato il destino.

Bibliografia:

1 - LE BASI DELL'ASTROLOGIA INIZIATICA PERSONALE. 21° Quaderno. Tommaso Palamidessi, Archeosofica.

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